Il riassetto societario di Visa Inc., che riporterà all’interno della società Visa Europe, è un’operazione che potrà valere per le banche italiane 600 milioni di euro.
La Visa statunitense nel 2007 decise di cambiare la propria identità societaria passando da network cooperativo a società quotata in borsa. Altre realtà internazionali la seguirono con l’eccezione dell’Europa. Un anno dopo Visa Inc. sbarcava a Wall Street. Questo percorso la condusse a perdere il controllo sulle attività in Europa che, sino a ieri, vissero come “separati in casa”.
Ieri 2 ottobre 2015 si è concretizzata un’operazione volta ad acquisire le realtà europee che si erano perse. L’acquisizione da parte di Visa Inc. delle realtà operanti in Europa, e raggruppate in Visa Europe, rappresenta la più imponente operazione finanziaria mai vista per un totale di 21,2 miliardi di euro, – 23,4 miliardi di dollari – che verranno corrisposti in contanti e azioni.
L’aspetto interessante è determinato dal fatto che questo deal beneficerà anche le banche italiane nelle cui casse potrebbero piovere, pessimisticamente, 600 milioni di euro.
L’operazione prevede 11,51 miliardi versati in contanti e 5 miliardi in titoli privilegiati convertibili in azioni ordinarie. Se i risultati finanziari dell’operazione dovessero raggiungere gli obiettivi previsti sarà versata un’altra tranche di 4,7 miliardi di euro.
L’intera operazione è a oggi soggetta alle varie autorizzazioni delle Authority, BCE per prima.
Le banche italiane che verranno remunerate da questa operazione saranno quelle appartenenti al consorzio Visa Europe.
Le quote di capitale saranno calcolate in funzione ai volumi movimentati con Visa.
Sono previsti anche introiti alla banche che hanno licenza di emissioni di carta Visa.
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