Calo delle immatricolazioni di auto in Italia negli ultimi anni 2008 – 2014

Mentre cercavo informazioni sulle immatricolazioni di auto in Italia negli ultimi anni, ho trovato un’interessante statistica nel sito motornet.it con lo storico dei dati dal 1928 al 2014. da queste statistiche si possono trarre importanti informazioni sull’evoluzione della società e dell’economia in Italia durante il Novecento e all’inizio degli anni Duemila.

Nel lontano 1928, le immatricolazioni furono 16.085 e raddoppiarono l’anno seguente. La seconda guerra mondiale causò un brusco calo delle immatricolazioni. Se nel 1948 si tornò ai livelli del 1929, negli anni successivi si ebbe un vero boom che portò al superamento delle 100.000 immatricolazioni nel 1953. Per il superamento di un milione di immatricolazioni bisogna aspettare il 1966. Le immatricolazioni nel 1988 superarono due milioni.

Dal 1988 in poi, il numero di immatricolazioni annuali è giunto a più riprese a sfiorare i due milioni e mezzo, salvo poi scendere di nuovo sotto la soglia dei due milioni, con un andamento ciclico che si sposa abbastanza all’andamento dell’economia. Dal 2007 al 2013, c’è stato un calo importante e continuo, da 2.490.000 nel 2007 a 1.304.000 nel 2013. Il dato del 2013 corrisponde a una diminuzione del 48% rispetto al 2007. Nel 2014 c’è stata una lieve ripresa: le immatricolazioni sono state circa 1.360.000.

I dati del 2013 e del 2014 sono impressionanti, poiché con poco più di 1.300.000 immatricolazioni, sono i dati più bassi dal lontano 1978. In altre parole, nel 1979 e perfino nel 1970 sono state immatricolate più automobili che nel 2013 e nel 2014. Questo sicuramente riflette un cambiamento profondo nella società e nell’economia.

Delle autovetture immatricolate, quelle estere erano una percentuale insignificante fino agli anni Sessanta. Nel 1969 si giunge per la prima volta a un 20%. Nel 1980, le automobili estere superano il 40%. Nel 1991 siamo al 54% e nel 1998 si supera stabilmente la soglia del 60%. Nel 2014, il 72% delle vetture immatricolate erano estere. Anche questo dato è importante per la comprensione delle dinamiche sempre più globalizzate del mercato automotive in Italia.

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