Parlando con la gente e gli imprenditori, non si può non notare una crescente disaffezione verso il funzionamento del paese. Ecco alcune proposte per rinnovare il sistema Italia.
Ultimamente, parlando con varie persone in ambito lavorativo e anche per strada e nei bar, ho potuto constatare che la disaffezione nei confronti del sistema Italia non tende a placarsi. Complice la crisi economica e le difficoltà che molti imprenditori devono affrontare, questo disagio si trasforma presto in una critica all’intero funzionamento del paese.
Uno psicologo che ha lavorato in ambito internazionale mi confidava di non capire perché l’Italia sia in crisi. Non solo per le risorse turistiche e culturali del nostro paese, ma più in generale per tutte le risorse, le idee, la voglia di cambiamento e rinnovamento della gente e in particolare di chi si mette in gioco facendo l’imprenditore.
Un imprenditore che ora lavora all’estero mi raccontava come a un certo punto le difficoltà siano diventate talmente grandi che ha deciso di partire e di iniziare un’attività all’estero. Mi ha raccontato di alcuni suoi amici imprenditori che non hanno retto la pressione e il peso delle difficoltà e si sono tolti la vita. Sono circostanze drammatiche che devono farci riflettere profondamente su come rinnovare il paese.
Mi pare giusto dare voce a queste persone che spesso rimangono nell’ombra e tentare di trovare una soluzione ai problemi della gente e specialmente dei piccoli imprenditori. Sicuramente oggi grazie al web è più facile per chiunque far sentire la propria voce e cercare di cambiare le cose. Ma i meccanismi per tradurre le idee in fatti e per dare una risposta ai bisogni di molti imprenditori non sono facili da attuare.
Ecco alcune proposte concrete che possono fare avanzare le cose in direzione di un rinnovamento dell’Italia che prenda in considerazione le richieste degli imprenditori, che costituiscono la linfa vitale del sistema economico, poiché dal loro lavoro dipende il lavoro di molte persone.
- Investire nell’informatizzazione dei processi produttivi.
- Investire nella comunicazione online.
- Fare rete con la consapevolezza che insieme si vince.
- Promuovere ricerca e sviluppo con un forte orientamento alle esigenze delle imprese.
- Creare poli di eccellenza per coordinare lo sviluppo delle aziende sul territorio.
- Rinnovare la formazione e i percorsi accademici orientandoli verso le esigenze delle imprese.
Il dibattito sullo sviluppo economico futuro dell’Italia deve essere aperto alla partecipazione di tutti gli attori economici. Tuttavia bisogna evitare i dogmi che appartengono al passato. La nostra società nell’era di internet è in rapida evoluzione, è una società della conoscenza in cui ogni idea nuova può avere un ruolo nello sviluppo dell’Italia.
Rimanere fermi su posizioni antiche significa viaggiare con una mappa vecchia e inaffidabile. Dialogare nel reciproco rispetto e senza preconcetti rimane il migliore dei modi per rinnovare profondamente il nostro paese e avviare una strategia di sviluppo per il futuro.
Siamo troppo spesso concentrati sugli effetti attuali della crisi e non abbiamo né il tempo né la voglia di pensare a una strategia che punti all’innovazione e al rinnovamento del sistema Italia in vista di un nuovo Rinascimento. Come secoli or sono l’Italia fu il faro della civiltà e del progresso, così può tornare ad essere dopo una crisi strutturale dalla quale si esce solamente con idee nuove.
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