Ricerca e sviluppo sono fattori importanti di crescita in un mondo sempre più globalizzato e digitalizzato.
La Strategia Europa 2020 ha come obiettivo un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell’Unione Europea. Oggi i dati sono inferiori e solo alcuni paesi come la Finlandia e la Svezia si avvicinano all’obiettivo. Ecco i dati degli investimenti di alcuni paesi dell’Unione Europea in percentuale del PIL:
Vediamo che la maggior parte dell’investimento è fatto dalle imprese. Segue l’istruzione superiore e poi la pubblica amministrazione. Rispetto all’Italia, Finlandia e Germania hanno investimenti superiori in ogni categoria. La Danimarca ha il primato degli investimenti provenienti dall’istruzione superiore in percentuale del PIL.
Si capisce dai numeri che in Italia molto rimane da fare. Gli investimenti delle imprese non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli dei paesi del Nord Europa, ma neanche quelli dell’istruzione superiore sono al livello dei paesi più virtuosi.
Mentre l’importanza dell’economia digitale cresce ogni anno, per rimanere concorrenziali sui mercati internazionali occorre una forte spinta all’innovazione. Secondo l’Istat, in Italia è il Nord che investe di più in innovazione, in particolare per il periodo 2008-2010 il primato appartiene al Friuli Venezia Giulia, seguito dal Piemonte.
Nel 2012 l’economia digitale produceva il 2% del PIL italiano, mentre le stime per il 2015 sono il 4,3%. Molto è stato fatto, la maggior parte delle imprese italiane ha accesso a internet, ma in percentuale poche sfruttano con successo le possibilità offerte da e-commerce ed economia digitale.
Se vogliamo raggiungere gli obiettivi della Strategia Europa 2020 e se le aziende italiane vogliono essere competitive a livello globale, serve una decisa correzione della rotta in direzione delle possibilità offerte da internet.
Economia digitale significa non solo e-commerce, applicazioni per mobile, innovazione e ricerca e sviluppo, ma anche capire che internet non è una moda passeggera, ma è un modo di pensare e di agire sempre più radicato nelle imprese di successo a livello globale.
Per il 2015 serve quindi in Italia un passo deciso verso innovazione e Ricerca e Sviluppo. Solo così le aziende italiane possono rimanere concorrenziali in questa rivoluzione digitale che sta cambiando in modo profondo il modo di fare business a livello globale.
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