Antica Birreria Caramel vi porta alla scoperta di un prelibato piatto tradizionale inglese: il Fish and Chips.
Il piatto inglese per antonomasia è il Fish and Chips. Letteralmente, pesce e patatine, il tutto rigorosamente fritto. Si tratta in pratica di filetto di pesce bianco, impanato e fritto, servito con patatine fini e lunghe, alla francese, anch’esse fritte. Viene spesso accompagnato da altri contorni, in genere verdure, come piselli bolliti, e condito con le salse più svariate.
In una società così veloce, dove tutto accade in un istante, dove tutto inizia e si sviluppa in nuove tendenze, forse a volte in modo troppo affrettato, non poteva non radicarsi la cosiddetta cultura del Take Away. Una parola quasi intraducibile, prendere e portare via, sinonimo probabile di una società take away. Il Fish and Chips diventa così il primo piatto take away della storia culinaria inglese, non poteva essere altrimenti. Ma qual è l’origine di questa geniale combinazione culinaria, che oggi possiamo assaporare?
Con certezza, la storia del Fish and Chips inizia dal mare, quello del nord. La patata, come sappiamo, è sempre stata rappresentativa della working class inglese, la classe lavorativa. Nell’Ottocento, il rapido sviluppo della pesca a strascico porta i pescherecci ad abbondare di tanto pesce. Questo, con il progredire dei trasporti, incominciava a raggiungere in massa gran parte del territorio prima escluso.
La tradizione della frittura di pesce era già da tempo radicata in Inghilterra, grazie al flusso di emigrazione ebraica sefardita dei secoli precedenti proveniente dalla Spagna e dal Portogallo. Con essi pare sia arrivato quello che un tempo era conosciuto come pescado fritto.
Non sono pochi tuttavia coloro che vogliono ricondurre l’origine del Fish and Chips inglese agli italiani, rifugiatisi in Scozia durante il periodo del Risorgimento (1814-1861) e nostalgici del tradizionale scartosso de pesse (i classici frittolini da passeggio, acquistati e mangiati sul posto). In effetti, le grandi migrazioni di italiani in Scozia potrebbero aver dato avvio all’usanza veneta in terra straniera di friggere e servire il pesce fritto tra la popolazione di una data comunità.
Le patatine fritte come tali, dall’altra parte, erano già di grande tradizione in Belgio, le cosiddette Pommes de terre à la mode. Dalle terre fiamminghe a quelle anglosassoni il passo non poteva che essere breve.
Il nuovo prodotto culinario aveva già raggiunto Londra nella seconda metà dell’Ottocento. Viene infatti menzionato negli scritti di Charles Dickens, in particolare nel celebre Oliver Twist (1838). Di certo il fenomeno assume il carattere di massa quando dalle coste dello Yorkshire, attraverso città come Bradford e Halifax, o anche Oldham, vicino a Manchester, incomincia a prendere piede l’usanza di servire il pesce fritto in fogli di giornale, pronto da mangiare. La tradizione vuole che si utilizzasse la frittura ricavata dall’arrosto di manzo.
L’origine della combinazione tra i due piatti non è tuttavia conosciuta, probabilmente deriva dalla necessità di combinare due prodotti non soggetti a razionamento (come accadeva nel periodo della Seconda guerra mondiale). Di certo c’è che secondo i documenti storici conservati dagli enti di commercio, il primo negozio di Fish and Chips ad essere inaugurato a Londra fu quello di Joseph Malin, nel 1860. In Scozia nel frattempo proliferavano i negozi di proprietà italiana: tra i tanti, i Crolla’s e i Valentini’s.
Complessivamente, il piatto contribuisce all’apporto di circa 595 calorie: nel complesso, una quantità minore rispetto ad altri prodotti da fast food.
Il Fish and Chips di Antica Birreria Caramel consiste in filetto di merluzzo fritto in pastella. Attorniato da patatine fritte al mais, gradevolmente sottili, croccanti e prelibate, uno strato croccante di granturco e spezie su una sottile striscia di patata. Viene accompagnato da una purea di piselli ed una salsa allo yogurt.
Massimo Zugno
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