Già nel 1960, Ronald H. Coase poneva il problema del costo sociale dell’impresa, dell’economia del benessere e della crescita ecosostenibile.
In questo periodo di cambiamento strutturale dell’economia, abbiamo più che mai la possibilità di decidere in che direzione vogliamo andare, che traguardi vogliamo raggiungere, in che tipo di società vogliamo vivere. E anche in che tipo di ambiente vogliamo che i nostri figli vivano. I danni ambientali provocati dalla crescita economica sono in realtà una distruzione di una crescita futura. Questo intendeva dire Ronald H. Coase nel suo saggio Il problema del costo sociale (1960, Asterios Editore 2001) quando affermava:
Ciò di cui si ha bisogno è un cambiamento di approccio. (p. 88)
Da allora di passi in avanti ne sono stati fatti molto, ma molto rimane da fare. Soprattutto bisogna che gli impegni presi dai vari stati in materia ambientale vengano rispettati dagli stessi. Ebbene, in questo gli enti pubblici hanno un ruolo di supervisione e di organizzazione, ma non sono gli unici attori che possono intervenire nella definizione di un nuovo tipo di economia ecosostenibile. In questo, le imprese sono spesso all’avanguardia per inventare nuovi procedimenti e nuovi prodotti che diminuiscono l’impatto ambientale e il costo sociale dell’impresa. Coase ribadiva questo concetto come segue:
Sarebbe chiaramente desiderabile compiere solo quelle azioni in cui ciò che viene guadagnato valga di più di quanto viene perso. Ma nello scegliere tra organizzazioni sociali che definiscono il contesto in cui vengono prese le decisioni individuali, è necessario considerare che un cambiamento nel sistema esistente che porterebbe a un miglioramento in alcune decisioni potrebbe ben portare a un peggioramento in altre. […] Nell’escogitare e scegliere tra organizzazioni sociali, bisognerebbe tenere presente l’effetto complessivo. (pp. 90-91)
Oggi abbiamo strumenti sempre più avanzati per calcolare l’impatto ambientale della nostra economia, e possiamo dare inizio a un cambiamento individuale e collettivo per definire che organizzazione sociale vogliamo. Grazie alle scoperte scientifiche e all’innovazione tecnologica siamo più che mai in grado di orientarci verso uno sviluppo rispettoso della natura e dell’essere umano. Questa è la crescita alla quale dobbiamo puntare.
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