Abbiamo lasciato per ultimo il cuore pulsante di Locanda dell’Arte: l’Art-Hotel. Quel cuore che da vita e filovia imprenditoriale al tutto, il sole attorno al quale gravitano Ristorante e SPA.
Il Big Bang, il granello di sabbia dal quale può avere origine un regno, il sogno, l’idea che maturò al sole di una passione diventata professione, una vita dedicata all’Arte.
Di seguito le parole della Signora Maria.
D: Ho volutamente tenuto per ultimo l’argomento Art-Hotel: il termine che definisce il binomio Albergo ~ Galleria d’Arte. Senza riprendere argomenti già trattati, vuole definirci bene il Concetto di Art-Hotel?
R: Anche perché un inglesismo, la parola fa sembrare una novità l’idea della dimora come sede espositiva di opere d’arte, eppure da sempre affreschi, quadri e sculture arredano case private, uffici e locali pubblici, specialmente ristoranti e alberghi, spesso con riproduzioni in affiché, puzzle e gadget! Invece la connotazione di art-hotel è specifica di un albergo in cui è in esposizione una collezione, ovvero una raccolta di opere originali e autentiche, selezionate con criterio. Inoltre, può essere una sede di ricerche e iniziative e dove, con accuratezza e programmazione, vengono allestite mostre e rassegne a tema e organizzati incontri, concerti ed eventi culturali. Ne sono sorti diversi, sia in Italia che all’estero, e ognuno è differente dall’altro proprio anche perché la cornice delle strutture e le collezioni d’arte e i programmi culturali sono peculiari, e distintivi di ciascuno.D: Il palazzo è già di per se stesso storia. Quanto era e quanto è diventato arte?
R: L’arte e la cultura sono essenzialmente atti e attività “pubblici”, che senza condivisione, comunicazione e socializzazione si esauriscono e muoiono. In questa logica è nato l’intento di ridare vita ad un edificio antico che, come scuola e complesso in cui erano ospitati l’ufficio postale e il negozio di alimentari e generi vari del paese, è stato il centro della vita sociale del posto, per renderlo una confortevole dimora e una sede d’arte e cultura aperta tutti, come lo sono un albergo, un ristorante e un museo, o una galleria.
D: Quali sono gli angoli più storici del Palazzo? Quelli paragonabili alla scala affrescata anziché alla sala da pranzo con affreschi?
R: La scala e le sale con affreschi d’epoca sono le parti in cui si conservano gli elementi artistici originari del complesso. Locale particolarmente suggestivo è l’enorme cantina, anche fondamenta del palazzo, ora adibita a sala conferenze e galleria dell’art-hotel. Una lapide testimonia il passaggio dai primi proprietari alla congregazione di suore che dal 1898 per quasi cento anni lo ha abitato gestendovi l’asilo e la scuola del paese, di cui in sala mostre sono in esposizione alcuni arredi antichi: una pianola e un pianoforte, un banco, un dondolo e un tavolino da mensa per i più piccoli, con i fori in cui venivano appoggiate le scodelle.
D: Esposizione permanente di arte moderna e contemporanea. Ci racconta attraverso esempi concreti quanto ha creato?
R: Ho raccolto opere d’arte e artigianato artistico svolgendo l’attività di gallerista e ho collezionato pezzi unici di antiquariato per passione e con ricerca in cui mi hanno aiutata anche alcuni esperti. Nella scelta, sono stata sempre molto emotiva e “passionale”. Ad attirare la mia attenzione sono tratti, figure e sagome in cui riconosco espressioni di sensibilità umana nel linguaggio “universale” dei segni artistici, che si comprende senza bisogno di spiegazioni a parole, che è la valenza, e il valore, di oggetti d’antiquariato come le saliere e uova pasquali russe, e di disegni, dipinti, sculture e fotografie di artisti celebri, come i “classici” Goya, Chagall, Picasso e Mirò, affermati, come Bodini, Chia, Pistoletto o Paladino, oppure non rinomati, ma talentuosi e che ammiro moltissimo.
D: Locanda dell’Arte ospita mostre d’arte. Si tratta solo di arte moderna e contemporanea o questi appuntamenti interessano un più ampio spettro temporale-artistico?
R: Ogni mostra ha un tema che, per quanto ampio, delimita un argomento. In collaborazione con gli artisti, le esposizioni presentate a Locanda del’Arte sviluppano percorsi di “Esplorazioni nei mondi della Natura e della Cultura”, i cicli intitolati “Le forme della vita”, “Elementi di stagione” e “Carnet di viaggio”, oppure in riferimento ai grandi eventi che hanno richiami e attinenze con la realtà locale. Quest’anno, ad esempio, da ONU e FAO proclamato l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare e in cui il paesaggio vitivinicolo di Monferrato-Langhe-Roero è stato riconosciuto dall’UNESCO un “patrimonio dell’umanità”, in dimora sono proposti un reportage fotografico selezionato da Getty Images e una mostra di sculture lignee dedicati alle figure dei vignaioli, inoltre esposizioni di opere di artisti che mettono in bella mostra i panorami del Monferrato e gli esseri viventi, anche animali, piante e alberi, che lo animano.
D: Quali sono stati gli appuntamenti più importanti organizzati o co-organizzati da Locanda dell’Arte nell’ambito della struttura od esternamente?
R: Nel 2010, anno del Campionato mondiale di calcio in Sud Africa, la galleria ha esposto opere realizzate per la collezione FIFA Fine Art per i mondiali di calcio e ha promosso l’iniziativa di portare in mostra in Monferrato, a Milano e a Roma le “bandiere” Africa Salutes You disegnate da un artista sud-africano, colorate dai bambini del villaggio di origine della famiglia Mandela e autografate da Madiba, Nelson Madela. Nel 2011, Anno di scambi culturali Italia-Russia, ha proposto la raccolta di antiche saliere cerimoniali Solonke Russe, poi esposta al Museo del Mare di Pirano, a La Rinascente di Milano e al mulino delle Saline Ettore e Infersa di Marsala. Nel 2012 ha presentato il “carnet di viaggio a New York” di Ezio Gribaudo, nel 2013 esposto all’Istituto Italiano di Cultura a New York nel programma USA dell’Anno della Cultura Italiana e a Fondazione FILA Museum nel calendario della Settimana della Cultura d’Impresa di Museimpresa – Confindustria. Quest’anno ha collaborato l’Associazione Donna d’Arte per le celebrazioni dell’8 marzo e del 25 aprile, periodo in cui è stata in esposizione la mostra di ritratti fotografici di donne di Solonghello nel ’900, tra cui spiccavano le figure di una maestra della scuola che aveva sede nell’attuale art-hotel e di Ernestina Valterza, staffetta partigiana che è stata, tra le prime donne italiane, sindaco del paese. Inoltre, la galleria ha collaborato con il Comune di Conzano per la mostra Artisti e Collezioni per Pinocchio nella sede di Villa Vidua, un gioiello del Monferrato, e con l’Associazione Nazionale Città del Vino per la mostra Winescapes di Mark Cooper presentata al Forum Universale delle Culture promosso dall’UNESCO a Benevento e ora in esposizione all’Hotel Candiani di Casale Monferrato.
D: Se dovesse guidarci in un breve tour dell’Art-Hotel quali stanze visiterebbe per mostrarci quali opere?
R: Molto particolare è la camera degli Angeli, il cui soffitto è affrescato da Giuliano Collina. Gli adulti sono molto incuriositi dalle stanze in cui sono in esposizione opere del proprio artista, genere artistico o tema preferito, i bambini ovviamente dalla camera degli Animali.
D: Personalmente mi sono innamorato della suite Chagall ed altri ambienti molto particolari. Chi è che solitamente occupa queste parti del palazzo? Eventi a parte, qual’è l’identikit del vostro cliente?
R: Come si nota dalle testimonianze sul libro degli ospiti, i clienti sono persone con interessi molto differenti, che rispecchiano la poliedricità di Locanda del’Arte. Inoltre, ogni stanza dell’art-hotel ha conformazione e caratteristiche che possono renderla funzionale per le esigenze di un ospite e invece poco o per niente adatta ad un altro. La suite Chagall, ad esempio, suddivisa in ambienti su due livelli con una scala a chiocciola e un soppalco molto suggestivi, è ideale per gruppi di amici. Per le famiglie con bambini, invece, sono più idonei altri spazi, in particolare una camera superior con annessa cameretta in un cui angolo è ricavata una “tana” per il gioco dei piccoli.
D: Le molte immagini di questo articolo mostrano in gran parte la struttura. Cosa può aggiungere – Sig. Maria – per completare questa visita, questo tour digitale della Locanda dell’Arte?
R: L’art-hotel è un “museo aperto”: tutti, non solo la clientela, possono visitare gli spazi espositivi ogni giorno, anche festivi, in orario dalle 10 alle 18. Quando disponibili, sono accessibili anche le camere e, su prenotazione, si accolgono visite didattiche e guidate per scolaresche e gruppi turistici e aziendali. Oltre alla collezione d’arte e alle mostre e rassegne, a Locanda del’Arte si ammirano anche opere d’arte “naturali”: il parco con giardino all’italiana e spettacolari scorci del paesaggio, che proprio in questi giorni l’UNESCO ha riconosciuto patrimonio dell’umanità. Inoltre, dalle notizie pubblicate su blog e pagina Facebook e affisse in bacheca, gli ospiti possono conoscere i programmi aggiornati delle “ESPLORAZIONI E³ = Esposizioni + Eventi + Escursioni”.
D: Siamo giunti all’ultimo “episodio” dell’intervista che ci ha concesso e che ci ha svelato la natura di un progetto oggi realtà consolidata. Se dovesse esprimere un desiderio per Locanda dell’Arte cosa le piacerebbe che si avverasse e che fosse ricordato come un suo evento realizzato sotto il cielo di Solonghello?
R: Vorrei che il borgo fosse iscritto nel registro dei “Comuni Fioriti”, ma nonostante sia un desiderio espresso da tanto tempo non credo che verrà presto esaudito. Intanto, sotto il suo cielo, insieme all’artista Shozo Koike domenica 6 luglio celebreremo un evento della tradizione giapponese, Tanabata Matsuri, la festa “delle stelle innamorate”.
Il viaggio finisce qui, forse
Attraverso quattro articoli intervista abbiamo conosciuto Locanda dell’Arte e lo abbiamo fatto attraverso le parole della Signora Maria Palumbo Soriani ideatrice di quella che fu un’eccellente visione, un sogno diventato progetto.
ImprendiNews ha già più volte parlato di iniziative proposte da Locanda dell’Arte, ecco perché quel “forse” lo potete leggere come “alla prossima”. A presto quindi.
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