Termina oggi la galoppata conoscitiva su Equiparlando. Edith Roth ci ha fatto conoscere la parte “viva” di Cameloth, quello spiritus che anima la struttura e le terre: una Equiparlando non solamente fatta ed animata da cavalli, ma un’associazione aperta ad attività differenti.
Siamo giunti alla seconda perte dell’intervista ad Edith Roth. Non voglio inserire troppi preamboli se non l’invito, per chi non l’avesse fatto, a leggere la 1ª parte. Avrete così un quadro completo che certamente meglio ritrarrà Equiparlando e tutto ciò che è e fa questa Associazione Dilettantistica Sportiva.
Alziamo quindi il sipario sull’intervista.
D: Dopo le emozioni l’attività. Cosa c’è dietro l’estensione ASD di Equiparlando? In altre parole Equiparlando dall’A alla Z.
R: Il logo Equiparlando esiste già da molti anni e in passato avevamo già fatto formazione proponendoci con questo nome. Equiparlando come Associazione Sportiva Dilettantistica invece nasce nel 2013 quando si sono create tutte le condizioni per poter operare all’interno di spazi nostri. Abbiamo scelto di affiliarci all’ente di promozione AICS a sua volta convenzionata con il CONI.
Ci piace immaginare Equiparlando come un’insieme di scatole cinesi dove ogni cosa fa parte dell’altra: se vuoi il comune denominatore è il concepire e favorire momenti piacevoli e arricchenti in un contesto bellissimo come quello del Canavese. Non solo sport, ma anche attività di stampo socio-culturale.
Equiparlando dalla A alla Z? Attività, Benessere, Cavalli, Divertimento, Energia, Formazione, Gioco… potrei continuare fino alla fine dell’alfabeto!
D: Nell’intervista fatta a Luca abbiamo parlato di struttura parlando di Cameloth. Equiparlando come si inserisce in Cameloth? Qual’è la quota del “vivere” di Equiparlando in Cameloth?
R: Cameloth senza Equiparlando è come un musicista senza il suo strumento. Equiparlando senza Cameloth sarebbe eternamente in viaggio alla ricerca di casa.
Sono due realtà interconnesse, si completano a vicenda: Cameloth è la parte “Terra”, la concretezza, la casa, il “luogo” ed Equiparlando è la parte più eterea, quella governata dallo spirito, dalle emozioni, dalla creatività…
D: Di Equiparlando potremmo dire: non solo cavalli? Se sì, perché?
R: Vero. Come dicevo prima Equiparlando è un vero laboratorio: stiamo organizzando per i soci una giornata dedicata al benessere da un punto di vista ayurvedico, stiamo lavorando a “Focus” una nuova proposta formativa che proporremo a fine giugno sull’importanza del mantenimento della propria centratura sia in ambito equestre che non. A settembre riproporremo grazie ad una nostra socia Terapista Vibrazionale un corso di Danza Psicoelementale ed inizieremo a pensare ad un percorso di Pet Therapy in collaborazione con Centro AIDE di Ivrea. A inizio dicembre proporremo la terza edizione di “Delizie di Dame” dove prepareremo tutti insieme i biscotti di Natale (evento per sole donne di ogni età!). Abbiamo anche in mente di organizzare corsi di hobbystica e dall’anno prossimo “Settimane Verdi” per i più piccoli.
Come vedi i cavalli non sono parte esclusiva del nostro calendario, sono parte integrante della nostra famiglia quindi ci coinvolgiamo tutti vicendevolmente.
In sintesi, il limite di Equiparlando può essere solo “la fantasia impigrita” …
D: Ci siamo conosciuti e con le rispettive famiglie abbiamo vissuto splendidi momenti a Cameloth. Tu sei una gran conoscitrice della cucina e dei vari sapori e profumi amati dai guormet ed ancor più dai gourmand. Quanto c’è di te, Edith, in questo ruolo per Equiparlando e per Cameloth?
R: [Sorrido] Relativamente alla cucina in casa vivono diverse scuole di pensiero: la mia è quella più legata a tradizioni casalinghe, spesso governata da “cosa mi offre oggi il frigorifero”? Poi invento, gioco con gli abbinamenti, i colori, le presentazioni ad effetto. Nonostante ne abbia una enorme quantità, guardo poco i libri di cucina …La seconda scuola di pensiero è quella di mia sorella Giovanna. Lei ha conosciuto cuochi di fama nazionale e internazionale, segue corsi di cucina in ogni dove, su ogni cosa, dal pane al cioccolato, ai grandi lievitati. Giovanna recita spesso il mantra: “Cucinare è chimica” quindi i grammi devono essere perfetti, i procedimenti devono essere seguiti alla lettera. Come dire, non è una lotta fra sorelle, ma un bel match fra Presidente e Vicepresidente dell’Associazione!
Il menù degli eventi lo stabiliamo in base al tempo a disposizione, alla stagione e a chi può contribuire fattivamente in cucina. Ci capita spessissimo di avere ospiti con poco preavviso: in quel caso ricorriamo a una buona bottiglia di vino e a delle “sanissime” patatine, lo fa anche Carlo Cracco… 🙂
D: È stato difficile fare a te ed a Luca due interviste distinte. Le vostre realtà sono talmente conviventi tanto da essere come voi: una cosa sola. In questo scenario Edith in cosa e quanto è Equiparlando più che Cameloth?
R: Al di là dei cavalli che sono prevalentemente terreno di Luca, Equiparlando dà libero sfogo a molte parti di me: negli anni ho nutrito tanti interessi diversi dalla naturopatia a percorsi di rilassamento e immaginativi, al counseling, alla formazione, ai gruppi esperienziali, alla musica, alla fotografia … Fra me e Luca, la persona più pragmatica, concreta, legata all’elemento “Terra” è sicuramente lui (Cameloth) io invece caratterialmente assomiglio molto più a Equiparlando.
D: Del sogno, del progetto, di Equiparlando quanto è già realtà e quanto c’è di nuovo rispetto al “sogno” iniziale?
R: Equiparlando non ha mai avuto una porta d’ingresso o una porta d’uscita. Il gerundio di “parlando” rappresenta proprio un qualcosa di perennemente attivo. Ciò che muta sono i contenuti a seconda delle occasioni, dei tempi e a seconda delle persone: ormai il simbolo è attivato.
D: Un desiderio da regalare ad Equiparlando, cosa ti piacerebbe dare in più alla tua ASD vista nel complesso del suo agire.
R: Tempo. Tempo. Tempo. Vorrei avere molto più tempo da dedicare alle attività, allo sviluppo di nuove idee, all’organizzazione di eventi, al coinvolgimento di persone …
D: Come chiesi a Luca. Ed ora solo più una richiesta: una tua, una vostra, personale chiosa per chi ha sin qui letto e forse immaginato, sognato o …
R: C’è una bellissima frase a cui ricorro spesso e credo che possa concludere bene la nostra chiacchierata: “Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito” Ti ringrazio Carlo, a presto!
Fine 2ª parte, pronti per nuovi racconti
Per un racconto che termina vi sono passioni che nascono o che vengono ripescate dopo molta inattività. Il racconto di Edith ci ha portati a proporvi un nuovo articolo che pubblicheremo come “Equiparlando gallery: immagini ed emozioni”. Nei prossimi giorni potrete leggere la bellezza delle immagini già viste raccolte in un’unica galleria.
Grazie Edith per aver condiviso con noi di ImprendiNews questa esperienza. Ora ci auguriamo di leggere sovente le tue, le vostre, notizie che estrarremo con un click su Equiparlando.
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