Sergio Marchionne sta lavorando alla fusione FCA-GM, quantomeno cerca di ottenere l’attenzione di GM al fine di creare un polo da 30 mld di dollari l’anno.
Il 12 agosto scorso titolavamo “Colpo da maestro per EXOR che diventa primo azionista del Gruppo The Economist”. Oggi è la vigilia di un ulteriore successo per la grande impresa della famiglia Agnelli capitanata, in questo caso, da Sergio Marchionne?
Marchionne sta cercando di convincere GM ad accettare una proposta di fusione con FCA-Chrysler al fine di costituire un polo produttivo che genererebbe un giro d’affari di 30 mld di dollari l’anno. Se questa fusione dovesse avere luogo si realizzerebbe una realtà produttiva di primaria importanza e potenza: FCA-GM.
GM è reticente o non interessata. Marchionne però non desiste e cerca di incontrare la CEO Mary Barra. In un’intervista rilasciata ad Automotive News Sergio Marchionne parlando di Mary Barra dichiara ironicamente: «Non voglio uscire con lei, voglio solo vederla.».
L’interesse di Marchionne è giungere a un tavolo di discussione che possa mettere in evidenza quanto egli stesso ha già esaminato e valutato come positivo risultato derivante da una simile operazione. Lo stesso Marchionne dichiara che non è interessato ad altre fusioni che potrebbe gestire facilmente dall’oggi al domani perché comunque entrare a fare parte del suo gruppo farebbe gola a molte società.
La fermezza di Marchionne deriva dalle sue stesse dichiarazioni: «Ho analizzato tutto e ho proposto di sederci insieme e di guardare insieme i numeri.».
Ciò significa che alla base di tutto vi è una strategia imprenditoriale che non troverebbe eguali risultati in altre fusioni. Qualora Marchionne dovesse riuscire nell’intento le origini di un impresa italiana segnerebbero un accordo importante e forse epocale per il settore dell’automobile.
Certamente sarebbe un ulteriore fiore all’occhiello per la famiglia Agnelli.
Image Credits: Unaparolabuonapertutti.it
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