Sabato 2 maggio è stata inaugurata alla Loggia di Noventa di Piave una mostra di cimeli storici dell’Arma dei Carabinieri, alla quale ho partecipato insieme al coro.
L’evento ufficiale è iniziato nell’Aula Consiliare del Palazzo del Municipio di Noventa di Piave. Ha aperto l’evento il sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), che ha ricordato l’importanza del dialogo per costruire la pace. Ha poi parlato il sindaco di Noventa di Piave, dott. Alessandro Nardese, ringraziando tutte le autorità civili e militari presenti. Erano presenti anche il vicesindaco di Noventa di Piave, dott. Claudio Marian, così come i sindaci di Fossalta di Piave e Annone Veneto.
L’intervento dello storico Sergio Tazzer ci ha fatto poi entrare nel vivo dell’argomento, con un’analisi storica del ruolo dei Carabinieri nella Prima guerra mondiale, combattenti al fronte e addetti al mantenimento dell’ordine nelle retrovie. Sono intervenuti anche i rappresentanti locale e regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Il coro ha cantato in occasione dell’inaugurazione della mostra. Non poteva mancare la Leggenda del Piave, così come canzoni che ricordano l’esperienza dolorosa della guerra in queste terre. Finito il concerto del coro, c’è stato un rinfresco e ho avuto la possibilità di visitare la mostra. Tra i preziosi cimeli storici, ci sono molte uniformi, dalle più antiche, per esempio quelle usate in Libia e in Etiopia, alle più recenti, quelle delle operazioni di pace in Kosovo e in Iraq.
Tra le particolarità delle uniformi dei Carabinieri ci sono gli alamari, “le mostrine d’argento dei Carabinieri e dei Granatieri di Sardegna” (Vocabolario Devoto Oli, 1971). Infatti, ci sono strette relazioni storiche tra Carabinieri e Granatieri. Durante la Prima guerra mondiale, per aumentare gli effettivi dei Carabinieri, ci furono anche gli Alpini Carabinieri, che erano degli Alpini che furono integrati nell’Arma dei Carabinieri.
La mostra è stata allestita dall’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Noventa di Piave – Fossalta di Piave, e rimarrà aperta fino al 24 maggio 2015, nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 10 alle ore 19.
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