Creare innovazione e ricchezza significa sempre di più creare business nel web.
Una concezione classica della ricchezza si trova nel libro di Pietro Sbarbaro, Sulla filosofia della ricchezza (1866). In questo libro molto interessante, possiamo vedere come molto di quello che riteniamo essere un progresso della nostra cultura attuale in realtà esiste già da tempo. Nel libro, l’autore afferma:
Il lavoro non è che l’estrinseca manifestazione dell’anima, che intende, prima, e vuole trasformare la materia e l’adatta effettivamente ai propri bisogni.
Questa concezione classica sembra essere stata alquanto modificata negli ultimi tempi. La presenza del web è sempre di più un fattore dirompente nell’organizzazione dell’azienda e nel processo di creazione della ricchezza. Già nel 1995, Nicholas Negroponte faceva la differenza tra atomi e bit nel suo libro Essere digitali (Being Digital).
Ha a che fare con gli atomi tutto ciò che è materiale e richiede mezzi di trasporto per giungere a destinazione. Stampare un giornale, portarne le copie alle edicole, comprare il giornale nell’edicola per andarlo a leggere a casa, tutto ciò ha a che fare con gli atomi. Da ciò emergono varie necessità di organizzazione e vari limiti, come ad esempio il fatto che il numero di giornali che vengono stampati è limitato e che anche il tempo di distribuzione è limitato.
Questa scarsità cade con il web, che appartiene al mondo dei bit. Ogni informazione, ogni notizia può essere vista in qualunque luogo e in qualunque momento da chiunque sia collegato a Internet. L’informazione è simultanea e non necessita di una logistica per trasportarne le copie. Così l’informazione si moltiplica e cambiano anche le modalità di pubblicità e di acquisto.
Già nel 1995, all’inizio dell’era del World Wide Web, Negroponte faceva questa interessante osservazione:
Questo è un periodo in cui ogni azienda si guarda allo specchio interrogandosi sul suo futuro in un mondo digitale: ebbene, questo futuro dipende quasi al 100% dalla capacità dell’azienda di tradurre in forma digitale i suoi prodotti e servizi.
Ciò non significa che non dobbiamo più produrre alimenti, vestiti o automobili, cosa impossibile per noi, ma semplicemente che il nostro prodotto deve avere una forma digitale. Per esempio possiamo pubblicizzare gli alimenti sul web, oppure vendere online i vestiti. Le parole di Negroponte si sono rivelate una profezia esatta, e nella distanza che ci separa dal 1995 possiamo vedere i cambiamenti importanti che sono avvenuti nella nostra società industriale.
Viviamo sempre di più in una società dell’informazione, in cui il divario crescente non è tanto l’accesso all’informazione quanto saperla usare per i nostri scopi. Creare ricchezza significa sempre di più dare forma e sostanza alle nostre idee migliori. Come disse la scrittrice Ayn Rand:
La ricchezza è il prodotto della capacità umana di pensare.
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