Il feeling apre un canale di comunicazione privilegiato. Quando diventa uno stimolante naturale, rende la collaborazione fra il professionista e l’impresa contagiosa, entusiasmante, inarrestabile e proficua.
Le attività di comunicazione hanno profonde radici nelle analisi (dell’azienda, del mercato, del prodotto ecc.) e nei dati che le rappresentano e hanno rami che si estendono oltre gli obiettivi già raggiunti, verso la realizzazione, il raggiungimento e il mantenimento della Visione dell’imprenditore.
Partiamo dal presupposto che il nostro imprenditore abbia una Vision di successo: sfidante e attraente, ma anche concreta e realistica.
Se è un imprenditore “consapevole”, sa che è necessario accompagnare e supportare lo sviluppo e la crescita della sua impresa con attività di marketing e comunicazione.
Per svolgerle ha diverse possibilità di scelta, che in gran parte dipendono dalle caratteristiche dell’azienda, dalle possibilità di investimento e dal volume di attività di marketing e comunicazione di cui pensa abbiano bisogno la sua azienda e i suoi prodotti e servizi.
Potrà quindi scegliere di:
- sviluppare una divisione interna dedicata alle attività di marketing e comunicazione;
- dedicare a queste attività una risorsa già presente in azienda e che abbia determinate caratteristiche e un know-how coerente;
- inserire una nuova risorsa con studi ed esperienze coerenti con le attività da svolgere, che possa far crescere il know-how aziendale;
- selezionare una agenzia specializzata con cui sviluppare una partnership per svolgere tutte le attività connesse alle ricerche di mercato e allo sviluppo di progetti coerenti di comunicazione;
- selezionare un libero professionista che svolga una consulenza a breve, medio o lungo termine, oppure che affianchi l’azienda in modo costante nel tempo.
Se una divisione interna è eccessiva per le mie necessità.
Se in questo momento non sono in grado di selezionare un profilo altamente qualificato e preferisco chiarirmi le idee prima di assumere un responsabile marketing e comunicazione inadeguato (inadeguato in generale o inadeguato per le specifiche caratteristiche della mia attività e del momento storico che essa sta attraversando).
Che io scelga una agenzia oppure un libero professionista (a patto che abbia le competenze necessarie per coordinare i professionisti che sicuramente dovranno supportarlo perché nessuno è onnisciente), il successo della nostra collaborazione sarà dato dal feeling naturale e coltivato nel tempo, fra noi e con tutte le persone direttamente coinvolte nel progetto.
Per affrontare con successo progetti di marketing e comunicazione, il consulente deve essere coinvolto dalla Vision aziendale e saperla rilanciare con entusiasmo, suggerendo iniziative e attività, strumenti, connessioni, stili e modalità di lavoro in linea con le attese e le abitudini aziendali, ma anche sfidanti, capaci di rinnovare il clima aziendale, che permettano all’azienda di crescere e che sappiano nuovamente entusiasmare la proprietà, il management e i dipendenti, piuttosto che la rete vendita, i collaboratori, i partner ecc.
Quando il feeling è fatto di sintonia naturale si parte con il piede giusto.
Se a questo fattore aggiungiamo la condivisione – oltre a realizzare progetti di comunicazione coerenti – vedremo sbocciare innumerevoli occasioni di brainstorming, vedremo nascere continuamente nuove idee e le attività non mancheranno mai di slancio.
Se il feeling, oltre a instaurare un canale di comunicazione e comprensione vicendevole privilegiato, diventa uno stimolante naturale, per cui contagia e stimola con nuova energia tanto la mente dell’imprenditore, quanto quella del suo consulente, allora i progetti possono addirittura superare le attese, avere nuove e più elevate ambizioni e la collaborazione fra il professionista e l’impresa diventa contagiosa, entusiasmante, inarrestabile e proficua.
Dott.ssa Chiara Gandolfi
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