Cosa faremmo senza internet? Quanto dipende dalla nostra ADSL? Soprattutto, quanto sono vecchie talune infrastrutture che ci collegano alla rete?
Oggi non vogliamo rispondere alle domande del sottotitolo come non vogliamo puntare il dito contro un operatore che ci ha tenuti al “buio” dalle ore 13:30 di martedì scorso sino alle 14:00 di oggi.
Una cosa però è certa: ogni impresa non può più fare a meno della propria ADSL. ADSL, nome con cui definiamo comunemente la connessione al mondo Web. Che sia la redazione di una testata online o che sia una falegnameria che deve effettuare dei pagamenti attraverso iBanking il problema è sempre lo stesso: se abbiamo internet operiamo altrimenti no.
Oggi vogliamo solo scusarci, sebbene non sia dipeso da noi, con tutti coloro che ci hanno scritto senza ricevere risposta, con quanti attendevano i nostri servizi mentre noi eravamo qui in attesa che una lucina gialla tornasse verde.
Oggi le scuse. Fra qualche giorno affronteremo il problema da un altro punto di vista, ossia quello di un mondo che lavora attraverso soluzioni che possono cessare da un momento all’altro, nonché di un’Italia che ha clienti di serie A e clienti di serie B e non solamente in ambito di ADSL.
Parleremo anche di quanto chi opera nella classe B sia svantaggiato per i maggiori costi che derivano da servizi obsoleti che niente hanno a che vedere con gli spot accattivanti che quotidianamente ci rallegrano in TV e che ci fanno sognare un mondo connesso in banda larga quando oggi quest’ultima è solo riservata ai cittadini di classe A.
Da Novembre ImprendiNews inizierà ad interessarsi a tutti quegli aspetti che mettono in condizioni differenti molte imprese che, per la loro posizione geografica, sviluppano a parità di lavoro, produttività estremamente differenti.
Per ora ci limitiamo ad una comunicazione di servizio: siamo tornati!
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