Un’intervista di Ennio Doris al TG5, un’idea fulminante, un brevetto redatto a tempo di record ed un incontro con Massimiliano Bartolini per giungere a nulla. Le idee che creano prodotti di successo sono quelle che non seguono le tendenze bensì le creano!
Questo articolo l’ha ispirato il Dott. Andrea Giacobino di Bluerating.com attraverso il suo articolo “Doris, i suoi orologi in ritardo”.
Mi ricordo come se fosse oggi quella sera d’estate del 2012 quando passando di fronte alla TV vidi Ennio Doris intervistato dal TG5. Mi bloccai ed ascoltai quest’uomo carismatico celebrare con orgoglio un prodotto che egli stesso aveva contribuito a creare finanziando generosamente due giovani: Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini.Sapere che Ennio Doris con i suoi giovani soci aveva contribuito a creare il miglior design di sempre per uno SmartWatch mi spinse ad una riflessione: «E se rendessimo utile un oggetto che non è altro che un gadget tecnologico destinato solo a chi non può fare a meno delle inutile trovate del settore?».
Convocai due amici di Banca Mediolanum che riuscirono in passato a farmi avere un incontro in sede con il Dott. Volpato – braccio destro di Doris – e feci loro una domanda: «Riusciamo ad incontrare Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini?».
Mi bastò un «Ci proviamo!» per redigere un brevetto a tutela delle idee in cui credevo: un progetto citato solo due giorni fa nell’editoriale di settembre dal titolo “Banca del Genio: proteggiamo la “proprietà intellettuale” delle imprese ma mettiamo in vendita le idee”.
Due anni dopo il mercato mondiale degli SmartWatch continua a produrre questi reader da polso completamente inutili inseguendo vani sogni alla Star Trek o …
Io puntavo invece ad un orologio / computer da polso utile ed intelligente perché ibrido e bidirezionale: reader e writer, quindi in grado di leggere, scrivere e inviare ma poi ancora dotato di specifiche missioni socio-tecnologiche.Potete approfondire l’argomento leggendo “I&B reinventa lo SmartWatch” e relativo approfondimento “A.G.D., il progetto”.
Se Massimiliano Bertolini avesse valutato con più acume solo le potenzialità derivanti dal D-Mercato – il mercato costituito dai consumatori Disabili – avrebbero avuto un bacino mondiale di potenziali clienti di oltre 650 milioni di soggetti: che spendono per necessità.
Ennio Doris ed i suoi ragazzi avrebbero così realizzato non solo un oggetto di design bellissimo ma inutile, bensì un prodotto tecnologico in grado di influenzare le scelte tecnico/informatiche a livello mondiale.
Peccato! Lo farà ancora una volta la mia tanto amata Apple? Sembra proprio di sì stando ai rumors che incessantemente parlano di un device in grado di rivoluzionare l’ambito dei rilevamenti bio mddidici e la demotica.
Vedremo quanto sarà usabile da tutti, quanto sarà FEP – For Every Person.
Image Credits: Cristinapica.com
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