Una recente ricerca ha delineato quali sono i lavori del futuro. La sfida del cambiamento tecnologico richiede nuove idee.
Una recente ricerca di due universitari inglesi ha tentato di delineare quali sono le professioni destinate a sopravvivere alla rivoluzione tecnologica attuale. La crescente automazione, robotizzazione, informatizzazione è destinata a spazzare via una serie di professioni tipiche del nostro attuale sistema produttivo. Sono soprattutto le professioni intermedie ad essere a rischio: quelle che comportano attività ripetitive che possono essere automatizzate con l’aiuto dei robot e dei computer. Le professioni di cui ci sarà ancora bisogno sono quelle che non sono replicabili o sostituibili dai computer o dai robot, quelle di alto livello che implicano lo sviluppo di idee e quelle di basso livello dove l’essere umano non è ancora sostituibile.
Se vogliamo continuare a rimanere sul mercato dobbiamo quindi puntare sulle idee e cercare di anticipare il cambiamento. Chi è forte sul mercato al giorno d’oggi non è detto che lo rimanga domani, a meno che non investa nel cambiamento sin da oggi. Visto il ritmo del cambiamento tecnologico, invece di lamentarci o inveire contro il cambiamento, dobbiamo iniziare a pensare seriamente al futuro che vogliamo e iniziare a crearlo oggi.
Fare rete è una soluzione intelligente e che produce nuove idee utili per creare il futuro che vogliamo. Questo è uno degli scopi di questa rivista, essere un crogiolo di nuove idee condivise per creare quella consapevolezza e quel cambiamento di mentalità che soli possono proiettarci in modo innovativo negli scenari futuri.
Dall’innovazione dipende la sopravvivenza degli attori economici. In una società in rapida evoluzione, dobbiamo ripensare il modello stesso della società in cui viviamo. Non è una cosa facile, ma è sicuramente la scelta vincente se vogliamo essere dei protagonisti del futuro.
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